Nel 1978 si iscrive al primo fotoclub di Piove di Sacco (il “Diego Valeri”) e per diversi anni stampa personalmente le sue foto in Bianco e Nero. Registra i suoi frequenti viaggi, il lavoro degli artigiani, gli ambienti rurali della Saccisica, i grandi eventi (l’Irpinia terremotata, la strage alla stazione di Bologna, l’Umbria e le Marche del dopo terremoto).
Successivamente, documenta l’attività di alcuni artisti del suo territorio, tra i quali il pittore Silvano Rampin e il compianto scultore Stefano Baschierato, che fu uno dei fondatori del Gruppo Artisti della Saccisica.
Nel 1999, su invito del Comune di Padova, nella mostra Foto di Cronaca presenta 60 immagini, tutte incentrate sull’uomo, colto nei suoi atteggiamenti più espressivi: per strada, sul lavoro, tra le rovine di un paese terremotato, in una vecchia casa rurale, nel foyer di un Conservatorio.
Col colore realizza alcuni reportage, di viaggio (Hong Kong e Pekino, 1985), o sulla Natura, spesso quella meno spettacolare (Giochi d’acqua) o più misteriosa (Gli Affreschi della Val Noana).
In Bianco e Nero: Luci di Sardegna; Paesaggio Interiore. In questa sequenza Baruffaldi interviene sull’immagine digitale cercando di mettere in luce la specificità onirica, spesso molto ben celata, della fotografia scattata.
Nei suoi ultimi lavori prevalgono le indagini sociologiche o di costume, con immagini mai finalizzate a soddisfare i soli canoni estetici.
Ha esposto in diverse mostre personali e collettive.
Fotolibri: Stefano Baschierato scultore; Foto di cronaca; Giochi d’acqua; Silvano Rampin, tavolozze di colori; Luci di Sardegna, Paesaggio interiore, mito e realtà.
Calendari: Baschierato (2004), Frammenti di Viaggio (2005), Il lavoro dell’uomo (2006).
In tutte quelle pagine i protagonisti sono l’uomo, il suo ambiente, la dignità del fare e la grandezza del vivere.
Toni Baruffaldi antoniobaruffaldi@alice.it www.tonibaruffaldi.com
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