Sede Evento
cinema marconi piove di sacco
GPS: 45.29720801324304, 12.033964925610235
Gio 14_11 ore 21:00
Sab 16_11 ore 21:00
Dom 17_11 ore 18:00 e ore 21:00
Genere: Thriller, Drammatico
Anno: 2019
Regia: Donato Carrisi
Attori: Toni Servillo, Dustin Hoffman, Valentina Bellè, Luis Gnecco, Vinicio Marchioni, Stefano Rossi Giordani, Riccardo Cicogna, Caterina Shulha
Paese: Italia
Durata: 130 min
TRAMA
«Questo è un gioco, vero?» Samantha Andretti è stata rapita una mattina d’inverno mentre andava a scuola. Quindici anni dopo, si risveglia in una stanza d’ospedale senza ricordare dove è stata né cosa le è accaduto in tutto quel tempo. Accanto a lei c’è un «profiler», il dottor Green: sostiene che l’aiuterà a recuperare la memoria e che insieme cattureranno il mostro. Ma l’avverte che la caccia non avverrà là fuori, nel mondo reale. Bensì nella sua mente. «Questo è un gioco, vero?» ripete, dubbiosa, la ragazza. Bruno Genko è un investigatore privato. Quindici anni prima è stato ingaggiato dai genitori di Samantha per ritrovare la figlia. Adesso che la ragazza è riapparsa, sente di avere un debito con lei e proverà a catturare l’uomo senza volto che l’ha rapita. Ma quella di Genko è anche una lotta contro il tempo. Perché un medico gli ha detto che gli restano due mesi di vita. E, per uno scherzo del destino, quei due mesi sono scaduti proprio nel giorno in cui Samantha è tornata indietro dal buio. Chi giungerà prima alla verità: l’investigatore o il profiler?… Ma siamo sicuri che, alla fine di tutto, ci sia un’unica verità? Perché questa non è un’indagine come le altre… Qualcuno ha un segreto, qualcuno sta mentendo. E da qualche parte, là fuori, c’è un labirinto pieno di porte. E dietro ognuna si nasconde un enigma, un inganno.
In questo gioco nella mente dello spettatore, il labirinto di cui sei prigioniero è già dentro di te.
CRITICA
Per il suo secondo film da regista, Donato Carrisi abbandona il realismo del noir classico e, in un tripudio di colori e musica, ci porta in un universo inquietante e quasi da film horror dove vanno in scena le nostre e le sue paure. Fra suggestioni kafkiane e omaggi ai thriller anni 90, lo scrittore rende l’invisibile importante quanto il visibile e procede a ritmo sostenuto. La partita si gioca fra Toni Servillo e Dustin Hoffman, sublimi come sempre e affiancati da una strepitosa Valentina Bellè. Il film, forse, è troppo pieno di cose ma il non luogo in cui si muovono i personaggi è suggestivo e denota una grandissima attenzione per la messa in scena e i dettagli. (Carola Proto – Comingsoon.it)