Bovolenta si trova sulla parte più ad ovest della Saccisica, a circa 15 Km da Padova.
La città deve il suo nome all’incrocio formato dai due fiumi che la attraversano (il Roncajette e la Cagnola) chiamato in dialetto “Bovo” o “Bovolo”. Già dal periodo Romano, in queste zone passava la Via Popillia che congiungeva Padova ad Adria.
Bovolenta è oggi un centro agricolo e artigianale che si sviluppa sulla Piazza principale: Molte sono le costruzioni interessanti sopravvissute ai giorni nostri: sulla riva sinistra del fiume Bacchiglione è ancora presente, la cappella di Ca’ Molin dedicata al S.Rosario e la Chiesetta dell’Assunta a Fossaragna.
Storia
Il primo documento che parla di Bovolenta è la donazione da parte di un Signore di vari appezzamenti di terreno alla chiesa di S.Stefano, datata 1027.
Altre testimonianze attorno all’anno mille indicano la Chiesa dedicata a S.Agostino come “pieve” cioè chiesa con il fonte battesimale e quindi punto di riferimento per i paesi limitrofi. Nel 1216 si ha testimonianza del collegamento a Padova attraverso la “strada dritta”.
Da sottolineare la presenza all’incrocio della Cagnola con il Roncajette di una importante fortificazione teatro di duri scontri e punto strategico per le popolazioni che si sono susseguite nel tempo, per successive conquiste in zone limitrofe. Il “castello di Bovolenta”, abbattuto e riedificato varie volte, è stato distrutto per sempre attorno al 1510. Da sempre punto di riferimento per “i burchi” da Padova e Venezia per gli approvvigionamenti di derrate agricole, lo snodo portuale di Bovolenta era altresì garanzia di benessere vista la facilità con cui si potevano raggiungere via fiume Chioggia e quindi Venezia.
Anche la cultura era molto florida: esisteva infatti una società scientifico-letteraria, fondata da signori del posto chiamata “Accademia dei Concordi”, che durò, con diverse iniziative fino al 1882. Ad essa è intitolata la piazza del paese.