Sede Evento
Cinema Marconi Piove di Sacco
GPS: 45.29720801324304, 12.033964925610235
Ven 22_11 ore 21:00
Venerdì d’essai
Genere: Drammatico
Anno: 2018
Regia: Mary Harron
Attori: Matt Smith, Hannah Murray, Sosie Bacon, Merritt Wever, Suki Waterhouse, Annabeth Gish, Marianne Rendón, Chace Crawford, Grace Van Dien, Kayli Carter, Bridger Zadina, India Ennenga, Kimmy Shields, Lindsay Farris, Matt Riedy
Paese: USA
Durata: 104 min
TRAMA
Un viaggio nella mente di Charles Manson (Matt Smith, protagonista della serie Dr Who), musicista, manipolatore e mandante degli efferati omicidi che sconvolsero gli USA nell’estate del 1969, tra cu l’assassinio di Sharon Tate. Charlie Says si addentra nella psiche del leader criminale, attraverso gli occhi di Karlene Faith, psicologa di tre giovani donne entrate a far parte della setta, dopo aver subito il lavaggio del cervello, e condannate all’ergastolo. In una escalation di follia e annullamento della volontà, viene ripercorsa la vita all’interno della “Famiglia Manson” e il rapporto di queste giovani con l’uomo che ha segnato le loro vite. Che potere aveva Charles Manson sulle sue prede? Cosa è scattato nella loro mente?
CRITICA
Tra le innumerevoli trasposizioni cinematografiche dei tragici eventi che 50 anni misero per molti fine al sogni di pace e amore degli anni Sessanta, quella interamente al femminile di Mary Harron e Guinevere Turner, ispirata a due libri meno noti sull’argomento, ha il merito di incentrarsi sulle ragazze, poco più che maggiorenne, responsabili materiali delle stragi ordinate dal loro guru, Messia, padre e padrone Charles Manson, e sull’inizio del loro percorso di “riabilitazione” in carcere con le lezioni dell’attivista e femminista Karlene Faith.
Ottimo nelle interpretazioni delle giovani attrici che rappresentano con molta verosimiglianza Leslie Van Houten, Patricia Krenwinkel e Susan Atkins e molto accurato nella ricostruzione, è un film interessante, asciutto e a tratti toccante, anche se l’epilogo non convince del tutto e avrebbe giovato alla storia una minore insistenza grafica sui delitti che le ragazze rivivono in flashback.
(Daniela Catelli – Comingsoon.it)